Progetto Nastro Rosa

L’esperienza del cancro al seno, e in particolare della mastectomia, ha un impatto inevitabile sul benessere psico-fisico della donna inteso come il suo “stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale”. È stato dimostrato che le donne che hanno un tumore al seno soffrono di depressione in percentuale superiore rispetto alle donne che non presentano questa patologia.

Lo scopo del presente lavoro è di esaminare gli effetti della scherma-terapia sul benessere psicofisico delle donne che hanno subito una mastectomia radicale a seguito di una diagnosi di cancro al seno.

La scherma-terapia come approccio al post-mastectomia 

L’approccio chirurgico del carcinoma della mammella, oltre ad avere un profondo impatto psicologico ed estetico, provoca una modificazione posturale e la limitazione nella mobilità del braccio per la presenza di linfedema e aderenze ascellari e pettorali, che impediscono o rendono dolorosi alcuni semplici movimenti della vita quotidiana. 

La scherma-terapia post-mastectomia nasce in Francia grazie ad un progetto della Federazione Francese di Scherma e al lavoro della Dott.ssa D. Hornus Dragne. 

Quali sono i benefici della scherma-terapia

Valutazioni cliniche in Francia, dove la scherma-terapia è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale per la riabilitazione delle donne post-mastectomia, hanno rilevato risultati positivi: la scherma, infatti, implica una mobilizzazione inconsapevole della spalla del braccio armato, l’allenamento dell’equilibrio, e permette, nella posizione di guardia, il riassetto della postura.

Altri benefici della scherma-terapia sono una riduzione dei sintomi psicopatologici di ansia e depressione;

una riduzione dell’impatto emotivo dell’evento traumatico, un miglioramento del livello percepito di qualità della vita, attraverso la riduzione di sintomi specifici post-chirurgici e degli effetti collaterali delle terapie farmacologiche e della radioterapia (quali fatica, astenia, dolore, nausea, vomito, irritabilità, insonnia, iporessia), aumento della forza muscolare e dell’energia; un miglioramento delle capacità di coping, cioè dell’abilità di fronteggiare lo stress con modalità adattive e centrate sul problema;

Il contributo di ASD Accademia d’Armi Athos

In questo contesto, la Federazione Italiana Scherma ha dato mandato all’ASD Accademia d’armi Athos di portare il Progetto in Sardegna. Infatti, nonostante le evidenze di efficacia clinica della scherma-terapia post-chirurgica nel carcinoma mammario, testimoniate dalla sua diffusione in Francia e Svizzera, a tutt’oggi mancano evidenze scientifiche di qualità.

Il presente progetto mira a stabilire l’efficacia della scherma-terapia nelle donne operate per carcinoma mammario su parametri di benessere psicofisico valutato in relazione a: sintomi depressivi, sintomi ansiosi, alessitimia, impatto emotivo dell’evento traumatico, qualità della vita, qualità delle relazioni intime significative, percezione del sostegno sociale e familiare, e strategie di coping in due tempi: (T1) prima dell’intervento di scherma-terapia e (T2) a conclusione dell’intervento di scherma-terapia. Quest’ultimo verrà valutato come un potenziamento al percorso riabilitativo fisioterapico previsto.

Le fasi di intervento della scherma-terapia

L’intervento di scherma-terapia verrà articolato in 4 momenti distinti:

Durante la prima fase, si procederà con la formazione degli istruttori e arruolamento delle partecipanti con divulgazione dell’iniziativa. In questa fase sarà posta particolare attenzione agli aspetti legati alla comunicazione, in modo che istruttori, medici ed eventuali altri operatori acquisiscano consapevolezza sulle dinamiche comunicative con cui rapportarsi alle pazienti, sia in fase di proposta dell’attività sia nel corso del progetto.

Successivamente si passerà all’implementazione del protocollo di scherma-terapia: l’unico pre-requisito alla partecipazione all’attività di scherma-terapia è la pre-valutazione del medico specialista curante, che valuterà in collaborazione con il Tecnico Responsabile il grado di intervento sulla donna. Si è scelto di garantire la gratuità per aprire l’iniziativa al maggior numero di donne possibile. Il protocollo di scherma è appositamente adattato alle necessità delle partecipanti, e prevede due sedute da 90′ alla settimana per un periodo di 3 mesi (36 ore totali di attività).

I gruppi di scherma saranno composti da massimo 10 partecipanti per volta, supervisionati da un Tecnico Federale e almeno un assistente. Si prevede l’inserimento stabilmente nello staff di 1 fisioterapista per rafforzare ancora di più l’efficacia dell’intervento fisico-schermistico. L’arma scelta è la sciabola, più leggera rispetto al fioretto e alla spada, e caratterizzata da movimenti ampi e di apertura laterale e verso l’alto. L’attività viene svolta in forma artistica e coreografica, con lezioni a coppie, collettive e individuali con il Maestro, senza combattimenti. 

Poi si passerà alla valutazione degli effetti della scherma-terapia sul benessere psico-fisico delle donne, con questionari validati internazionalmente e infine all’analisi statistica dei risultati e alla divulgazione attraverso media e social media, pubblicazioni scientifiche, congressi.

Promuovere il benessere psicofisico delle donne

Il progetto può essere immediatamente attivato. In caso di nuove restrizioni l’attività può essere svolta a distanza, secondo metodiche attualmente sperimentate in Svizzera. In entrambi i casi l’attività proposta può svolgere un’importante funzione integrativa della riabilitazione tradizionale. Ci si attende che, grazie al protocollo di attività di scherma terapia, si possa rilevare un miglioramento del benessere delle donne. I benefici della scherma terapia non sono limitati all’attività, ma potenzialmente coinvolgono le attività di vita quotidiane attraverso una trasferibilità delle capacità fisiche allenate.

Vista l’originalità del protocollo e il rigore scientifico del disegno dello studio, i risultati avranno un forte impatto sulla letteratura scientifica, e consentiranno l’inserimento del protocollo di scherma terapia tra i trattamenti integrati post-chirurgici, implementando le procedure standardizzate per promuovere il benessere psicofisico delle donne con carcinoma mammario.

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